venerdì 3 agosto 2007

Io ex tuta blu

Caro lettore,amico,collega….lo spazio che occupo serve anche per parlare.Non vorrei parlarmi addosso. La mia esperienza operaia alla linea 52, in una grande fabbrica nel veneziano e appartenente ad un quasi noto personaggio italiano; è da intendersi come una ricognizione ampia su questo mondo a circuito chiuso, in cui le telecamere oltre quei cancelli non entrano. Andrea questo operaio , che ama fin da subito il lavoro e che con intelligenza impara un lavoro che qualsiasi persona potrebbe svolgere, mettendo anche impegno e volonta’ a differenza di molti suoi colleghi che invece di essere messi in croce per far finta di lavorare, fanno strada a colpi di lingua(c’è chi merita e che rispetto anche).
Trova un'organizzazione paranoica e militarmente disciplinata. Trova degli androidi asserviti e lecchini. Viene sottoposto al Ferreo Controllo Occulto dell'Organizzazione(non puoi andare a mangiare 2 minuti prima,ma se invece vai piu tardi e’ un tuo dovere) . Mangia male e dorme male. Fa orari assurdi: non può prendersela a male.
L’unica sua colpa e’ quella essere ben voluto da tutti di avere piu’ carisma dei cialtroni dei suoi capi.
E’ stato declassato sul campo di battaglia dopo aver meritatamente preso la sua categoria a suon di dolori di schiena(e’ andato a lavorare con un piede rotto per 5 mesi)…e’ stato forse l’unico sindacalista della storia che dopo una riunione di mattina che durava 7-8 ore andava a fare il turno di notte o quello pomeridiano perchè i colleghi non avessero niente da dire, e’ stato tradito da un suo amico e capo.
Non gli e’ stata comunicata la sua declassazione(mobbing) e’ stata fatta e basta appesa al muro, come le fotografie di un ricercato e quando cercava spiegazioni i presunti capi facevano un’infinito scaricabarile…neanche il coraggio di rispondere.
A volte lavorare non paga,quello che paga e’ essere dei lavativi(sistema italiano).
Questa e’ la gratitudine ad una persona che ha lavorato con impegno per dieci lunghissimi anni.
Fortunatamente l’appoggio dei colleghi di lavoro e’ stato fondamentale.
Si e’ trovato a combattere da solo una battaglia che poteva essere vinta se tutti facevano il loro mestiere.
Globalizzazione e flessibilità spesso significano ti uso e ti getto come un preservativo e - almeno finché sto qua a produrre e non vado dove la manodopera costa meno - a ritmi che ti faccio sputare sangue, devi stare zitto e devi dire pure grazie a me che ti sto sfruttando. La fabbrica è per eccellenza l'ambiente più oppressivo tout court che ci è dato di prendere in esame qui in occidente.Si parla di questi stadi di tensione , del grado di volontà a resistere allo sforzo, ridotto a un essere che vegeta esclusivamente per vedersi contabilizzato il gesto performativo. Sottoposto ad agenti inquinanti e presenze inquietanti.
Andrea ha trovato tutto questo palesemente scandaloso e vergognoso e ha deciso di mollare tutto…….tra poco se ne andra’ in Asia con la speranza di realizzare i suoi sogni, trovare la serenita’ e liberta’ che gli sono state rubate!!
Ora aspettera’ di vedere se un Dio c’è!!
LASCIATEMI UN COMMENTO AMICI E COLLEGHI,QUI POTETE SFOGARVI LIBERAMENTE!!!
CIAO A TUTTI!

4 commenti:

Alex ha detto...

grande Bertin. Ti aspettiamo tutti in questa parte del mondo dove tutto è lasciato al caso, dove tutto è capovolto, nel bene e nel male, dove tutto è possibile. Tutto.

Andrea ha detto...

Grazie Alex,spero davvero tutto sia possibile!!Io ci credo.....e anche gli altri se ne accorgeranno!

Anonimo ha detto...

Grande Berto ci mancherai!!!!

Unknown ha detto...

Ottima decisione! L'ho presa anche io nel lontano 1996! In bocca al lupo, e come mi avevano detto i miei amici prima che partissi: Ce la farai!
Tony